La Galea Veneziana

Sappiamo che Lazise fece parte della Repubblica di Venezia, seppur con qualche interruzione, dal 1405 al 1797. La decisione di armare per la guerra una flotta sul Garda avvenne nel 1509, a seguito della costituzione della Lega di Cambray.

Fu nominato Capitano del lago Zaccaria Loredan e gli fu affidata una flotta costituita soltanto da una galea e da due fuste conservate nell’arsenale di Lazise; il suo scopo era difendere le coste e garantire il controllo del lago. Il 14 maggio del 1509 l'esercito francese, battendo sul tempo i Veneziani, sferrò il primo attacco ad Agnadello. Sbaragliato l'esercito della Serenissima, le milizie francesi di Luigi XII dilagarono senza quasi alcuna resistenza nel "Dominio di Terraferma". Seguì l’inevitabile ritirata di Venezia che diede l’ordine a Loredan di bruciare la galea e le fuste. Nell’estate del 1962 avvenne a Lazise una scoperta di importante livello archeologico, sia subacqueo, sia di interesse internazionale-storico. A circa 500 m dal porto moderno Enrico Scandurra localizzò il relitto di una galea veneziana: la trovò ad una profondità di circa 26 m su un fondale fangoso. A Scandurra si deve il coordinamento della prima campagna di scavi che durò dal 1962 al 1968, cui hanno fatto seguito altre quattro a partire dal 1990. All’inizio si pensò di recuperarla possibilmente intera ma in seguito, dato il veloce decadimento dei materiali dato dal contatto con l’ossigeno, si decise di prendere nota delle sue caratteristiche dal fondale, recuperando solo alcuni pezzi. Presso il Museo del Garda del Castello di Malcesine in una stanzina dedicata alla galea si possono vedere ciò che rimane delle prime campagne, foto, rilievi e reperti.