Villa Balladoro

Un documento datato 1453 descrive questa proprietà e fa risalire l’impianto originario della villa a quell’epoca, quando già da tempo i proprietari, i nobili Sagramoso, possedevano un vasto feudo proprio a Pacengo.

Nel 1821 i Balladoro, che danno il nome alla villa, acquistarono l’intero complesso. Si tratta di una tipica costruzione veneta a pianta quadrata del tardo Quattrocento con rifacimenti effettuati probabilmente nel tardo secolo XVIII e verso la fine del XIX. Nell’impianto tuttavia sono riconoscibili delle preesistenze originarie come il piano delle cantine, la scalinata e l’ingresso del lato est che hanno sicuramente condizionato l’impianto planimetrico attuale. La costruzione si presenta con un piano rialzato che, secondo lo schema canonico delle ville venete, ha un salone centrale ai lati del quale sono disposte le stanze di soggiorno; completa la struttura un ampio sottotetto articolato da un interessante sistema di trabeazione. La facciata orientale è scandita dalle due finestre lavorate a bugnato del piano scantinato, da un piano terra rialzato individuato da sei aperture finestrate simmetriche e da un ingresso principale anticipato da una gradinata con balaustra; infine il timpano a salienti che con il rosone e le quattro aperture ad occhio laterali denotano il sottotetto. Sullo stesso lato dei modiglioni, quali sostegni della gronda e rinforzi d’angolo: si tratta di rilievi del muro scolpiti in modo da configurare visi umani.
Gli stemmi meglio conservati appartengono alla famiglia Balladoro e sono collocati simmetricamente sia sulla facciata est, sia su quella ovest. Gli altri due stemmi più antichi e di incerta lettura posti sulla facciata orientale sono probabilmente quelli della famiglia Sagramoso, che i Balladoro non hanno voluto rimuovere, nonostante i consistenti lavori effettuati nell’edificio durante il periodo in cui la villa fu di loro proprietà e che hanno lasciato poche tracce della struttura precedente.

Comune: Lazise
Frazione: Pacengo
Epoca: 1453